Formazione manageriale finalizzata allo sviluppo di competenze e comportamenti organizzativi.
L’esperienza maturata nell’ambito della formazione ci ha confermato che l’utilizzo di strumenti di apprendimento esperienziale che coinvolgono attivamente i discenti, in location outdoor, sono più efficaci della “lezione frontale” o tradizionale.
L’obiettivo di questo servizio è quello di supportare chi lavora in azienda a crescere come persone più che come professionisti, per sviluppare le proprie potenzialità, dotarsi di una mentalità flessibile, capacità essenziali nell’attuale contesto competitivo.
Attività
In ogni attività di outdoor training si hanno tre tipi di trasferimento possibili dell’esperienza; trasferimento dei Principi Generali, trasferimento che si fonda sull’Analogia ed il trasferimento delle Skill Lavorative.
Un utilizzo superficiale dell’outdoor training in particolar modo del “trasferimento dell’apprendimento” fa scivolare la metodologia formativa stessa in una dimensione puramente ludica.
Le attività “strutturate” che andremmo a proporre riguarderanno:
- fiducia
- capacità di comunicare
- problem solving
- team work
- risk taking
- leadership
Le attività specifiche che andremmo ad elaborare saranno studiate tenendo sempre in considerazione la tipologia di azienda, i partecipanti, età, ecc, ma soprattutto gli obiettivi formativi che si vorranno raggiungere.
Metodologia
La metodologia che sta alla base di questa tipologia di “apprendimento attivo” è quella proposta da “Kolb” in tema di apprendimento manageriale.
Il ciclo di apprendimento individuato da Kolb si articola in quattro fasi:
Il momento iniziale, durante il quale si svolgono le varie attività outdoor.
La seconda fase è quella del “feedback” cioè un momento di riflessione da parte di tutti i partecipanti.
Il terzo momento è il “debriefing” nel quale il formatore esplicita i contenuti delle attività, descrive le implicazioni e prospetta le possibili applicazioni nella vita reale lavorativa.
Il momento finale è quello in cui il formatore prepara i partecipanti al ritorno alla vita reale chiudendo l’esperienza fatta con un’attività di “exit” durante la quale si rende concreto il “trasferimento dell’apprendimento”.
Informazioni
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