La ricerca del benessere
Il corpo e lo spirito sono intimamente collegati, lo dice la filosofia e spesso anche la scienza, ma soprattutto lo dice la vita.
Quando l’equilibrio interiore, per qualche motivo, si “rompe”, il corpo invia dei segnali; noi, però, siamo quasi sempre troppo impegnati per fermarci e provvedere.
L’interconnessione tra un disturbo e la sua causa d’origine psichica si riallaccia alla visione olistica del corpo umano. all’interno della consapevolezza che corpo e mente sono strettamente legati tra loro.
La psicosomatica
Ad occuparsi di questo c’è la psicosomatica, una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia spesso di natura psicologica.
I campi d’impiego della psicosomatica sono prevalentemente stress, traumi fisici, psichici e sociali-esistenziali. Sovente sono piccoli malesseri palesemente fisici che ci dicono più di quello che ci aspettiamo di sapere.
L’ansia in primis, ma anche la nausea, il mal di testa, la pigrizia cronica, l’allontanamento dalla gente sono le ”figlie” del nostro “Io” affaticato, deluso, amareggiato, umiliato, stanco. Non bisogna trascurare né il corpo né l’anima, mai.
Agire
Quando ci si sente insoddisfatti e sofferenti è tempo di pensare e agire concretamente per il nostro benessere, onde evitare peggioramenti che porterebbero inesorabilmente i malesseri ad enfatizzarsi o cronicizzarsi e noi stessi alla perdita di quella resilienza necessaria per la sopravvivenza.
E’ largamente diffuso il pensiero che basti cambiare stile di vita per ritrovare il benessere. Poco spazio, invece, viene dato all’educazione o ri-educazione emotiva. Intesa come riorganizzazione di se stessi, della propria interiorità e socialità, che ha un ruolo centrale nella salute. Alcune recenti sperimentazioni e ricerche in ambito psicologico e neurobiologico indicano che l’educazione emotiva rappresenta un vero e proprio alleato per quei disagi e quei malesseri caratteristici del terzo millennio.
Educazione emotiva
Con particolare riferimento alle patologie da dipendenza (abuso di sostanze, alcool, anoressia, bulimia, dipendenza da Internet, ecc ), ai disturbi ansiogeni, al bullismo e ad altre forme di disadattamento oggi così diffuse.
Un’efficace educazione emotiva attiva le connessioni affettive ed emozionali della persona, utilizzando diverse strategie, tecniche e modalità relazionali, flessibili, versatili e pensate per essere compatibili con i ritmi logoranti e pressanti di oggi.
Una persona che sta bene non è semplicemente quella che non ha malattie, ma è quella che è serena e consapevole di se stessa, delle proprie potenzialità, che è in armonia con la sua vita. Gli studi psicologici a riguardo indicano che la possibilità di sviluppare disturbi psicosomatici è spesso strettamente correlato al tipo di struttura di personalità del soggetto creatosi in un particolare ambiente educativo e che fa rispondere cognitivamente (pensiero) e a livello comportamentale (azioni) in modalità tipiche.
La frenesia della vita ci distrae
I ritmi frenetici ai quali quotidianamente ci sottoponiamo, ci distraggono dalle cose più profonde e non immediate, ci fanno perdere il contatto con la nostra interiorità, dando priorità alla “cura dell’esteriore”. Occorre, dunque, un esame di realtà e un lavoro idoneo su noi stessi che possa prevenire o ridurre al minimo i fattori stressogeni più disparati. Inutile credere che basti un taglio di capelli nuovo o l’iscrizione ad una palestra per risolvere un disagio a cui diamo con noncuranza dei significati ben lontani dalla verità.
L’individuo deve prendere atto di essere sostanza, non mera forma e da questo imparare a conoscersi, ascoltarsi, rispettarsi ed accettarsi. Dopo questa delicatissima fase può iniziare a mutare realmente e di conseguenza vedere con chiarezza la metamorfosi di tutto ciò che lo circonda. È difficile ma non impossibile, in fondo ogni cammino è fatto di piccoli passi, fatti con il corpo ma guidati dalla mente.
Autore: Francesca Berlingieri
https://www.facebook.com/educatoriEstudentiDiscienzedellEducazione