Avete mai pensato che la gran parte dei nostri problemi derivi dal modo in cui comunichiamo?
Quante volte il vostro partner o vostra figlia o un amico ha pronunciato frasi come “non è quello che dici ma come lo dici!” oppure “ci sono modi e modi per dire le cose!” o ancora “non avevo capito che intendessi questo”. “Non si può non comunicare “diceva Watzlawick e a pensarci bene è proprio così. La comunicazione riveste un ruolo fondamentale nelle relazioni ed è da sempre oggetto di studi e ricerche. Ma quali sono gli elementi da considerare per una comunicazione efficace? Proviamo a sintetizzarli di seguito.
1) Considera l’altro. Prima di intraprendere qualsiasi comunicazione, soprattutto se state per muovere una critica, domandatevi: come voglio che le altre persone si sentano rispetto a me alla fine della comunicazione? Che effetto avrà sull’altro questo tipo di comunicazione? Come si potrebbe sentire?
2) La prima persona. Esprimete le vostre esigenze o i vostri sentimenti utilizzando messaggi in prima persona. Vi accorgerete che è molto più efficace dire “mi sento deluso” piuttosto che “tu mi deludi o tu sei una delusione”. I messaggi in prima persona evitano il rischio che l’altro si senta giudicato. Sempre in quest’ottica, evitate di dire “tu dovresti” e scegliete “vorrei che tu”.
3) Predisponete l’altro. Prima di ogni comunicazione che comprenda una richiesta oppure una critica è importante predisporre l’altro a ricevere ciò che stiamo per dire. Sottolineate all’altro i suoi lati positivi prima di fargli notare qualcosa che non va. “Tu fai delle cose molto importanti per me e io le apprezzo molto, sei sempre puntuale e so che su di te posso contare in qualsiasi momento. Ma mi sento triste ogni volta che usi un tono aggressivo”.
4) Descrivete i fatti. Limitatevi a descrivere i fatti evitando nessi causali e supposizioni. Invece di dire “Tu hai detto questo perché vuoi svalutarmi o farmi sentire sbagliata” provate a dire “Quando hai detto questo mi sono sentita svalutata”.
5) Gli altri non leggono nella vostra mente. Chiarite sempre fino in fondo e nei dettagli i vostri punti di vista o le vostre esigenze. Non date per scontato che gli altri sappiano, intuiscano o capiscano ciò che passa nella vostra mente o come vi stiate sentendo. Immaginate di dover parlare o fare una richiesta ad un bambino di sei anni: non cerchereste di essere più chiari possibili e di spiegare tutto? È esattamente questo il criterio da tenere in mente quando parliamo con il nostro partner, con un familiare, con il nostro capo o con un amico.
6) Siate gentili. Non attaccate, non minacciate e non assumente un atteggiamento giudicante e di superiorità. Non servirà a nulla se non a mettere l’altro sulla difensiva spingendolo a non ascoltare oppure ad attaccarvi a sua volta. Utilizzate piuttosto un po’di ironia, mostratevi sorridenti o disposti a sdrammatizzare. Sarà più efficace fare una battuta dicendo “Non sarai stato un po’troppo veloce nel prepararti?” piuttosto che dire “ci metti sempre troppo a prepararti e non sai cosa voglia dire il rispetto”.
7) Fate capire all’altro che lo avete compreso. Quando c’è una discussione su punti di vista divergenti, iniziate le frasi dicendo “capisco cosa tu voglia dire/come tu ti senta ma mi sento ferita quando mi parli in quel modo davanti ai nostri amici” oppure “è comprensibile che tu abbia agito così ma mi sono sentita molto arrabbiata quando hai cambiato programma e la nostra cena è saltata senza preavviso”
8) Interessatevi e chiedete scusa. Ascoltate con attenzione ciò che l’altro ha da dirvi. Guardatelo, non fate altre cose mentre vi parla, riformulate ciò che vi sta dicendo per verificare di aver capito bene. “Quindi ti senti messo in secondo piano quando non chiedo il tuo parere su questa cosa, mi dispiace”.
9) Siate onesti, leali e sicuri di voi. Non balbettate, non sussurrate e non abbassate lo sguardo. Siate giusti con voi stessi e con l’altra persona. Non vergognatevi di fare una richiesta, non scusatevi di esistere, di avere dei bisogni o delle opinioni. Proponete soluzioni alternative al problema o coinvolgete l’altro nel trovare una soluzione. “Come potremmo fare? Io non riesco a non arrabbiarmi quando non mi avvisi che tarderai”.
10) Contestualizzate. Infine, ricordatevi che dietro ogni messaggio, dietro ogni comunicazione c’è un mondo. Ogni messaggio porta con sé una storia: la persona con cui stiamo interagendo come e perché è arrivata ad essere in quel modo? Che sentimenti prova in quel momento? Che espressioni facciali sta mostrando? Quelle azioni, quei sentimenti, quei pensieri hanno un senso alla luce della sua storia e della sua personalità? Fare caso a tutto questo vi aiuterà ad avere un’interazione efficace, a farvi comprendere e comprendere, a farvi raggiungere il vostro obiettivo senza che voi o l’altro dobbiate pagare un prezzo troppo alto.
A cura della D.ssa Linda Intreccialagli