Quest’anno si è tenuto ad Arezzo la prima edizione del progetto “Incubatore Sociale d’Impresa”. Si tratta di un progetto promosso da Socialnet di CNA Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo, Caritas e Camera di Commercio.
L’obiettivo del percorso è stato quello di sviluppare competenze e conoscenze in una prospettiva imprenditoriale socialmente responsabile. Non a caso uno degli elementi cardine anche durante la selezione dei giovani candidati è stato l’impatto sociale della propria idea. Il target del progetto sono stati i giovani tra i 18 e i 40 anni, residenti in provincia di Arezzo, disoccupati e inoccupati seguiti dalla Caritas oppure in carico ai servizi sociali o in alternativa con un reddito ISEE familiare non superiore ai 10.000,00 €/anno.
Buona parte della selezione, formazione sull’orientamento alla creazione d’impresa, stesura dei business plan, consulenze di gruppo è stata affidata a Change Project in affiancamento con altri consulenti e docenti di CNA Arezzo. Questo lungo percorso iniziato il 23 Settembre si concluderà con la premiazione venerdì 11 dicembre dalle 11,30 alle 13,30 presso l’Itis Galileo Galilei di Arezzo.
Quali sono questi progetti ad impatto sociale in finale? Si va da un allevamento di lumache, api-terapia ed iris coltura all’interno di un maneggio a Civitella, ad un’associazione che organizza eventi culturali dando visibilità agli agriturismi del territorio passando per un’agenzia per la promozione della buona alimentazione e del consumo critico, ad un B&B nelle vicinanze dell’ospedale cittadino di Arezzo, ad una video maker con esperienza negli Stati Uniti con il sogno di realizzare video per le scuole e per le aziende, ad uno spazio diurno extrascolastico per accogliere bambini di culture diverse nella zona di Saione.
La parte più apprezzata emersa durante il progetto, a detta di Alessandro Sansavini e del gruppo Change Project coinvolto è stata la grande motivazione a concretizzare il proprio sogno imprenditoriale: i ragazzi ci hanno letteralmente travolto con domande e mail, tant’è che per rispondere in maniera esauriente è stato scelto di chiamare delle testimonianze del territorio, nello specifico da Firenze, l’Associazione “L’albero Volante” e dal Valdarno l’Associazione “Diversi Uguali”.
Quando si parla di start up, molti consulenti continuano a far riferimento al caso Apple, Ikea e Procter & Gamble. Sicuramente casi interessantissimi ma lontani anni luce dalla realtà, invece quando il piccolo si racconta al piccolo, nelle sue potenzialità e nelle sue fragilità, ed è lì che può nascere qualcosa di veramente concreto.