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“Società Benefit”: un nuovo modello di fare impresa, oltre il profitto

Con l’introduzione di una norma dedicata nella Legge di Stabilità 2016, l’Italia diventa il secondo Paese al mondo, dopo gli Stati Uniti, a dare forma legale alle Società Benefit.

Società Benefit è un tipo di società che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, persegue una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.

Con le Società Benefit l’Italia mira a diffondere, nel contesto nazionale, un nuovo modello di fare impresa che può intrecciare in modo efficace e innovativo le due facce dell’imprenditoria, profit e non profit, traendo forza dai benefici che le contraddistinguono.

In questo paradigma la dimensione sociale, tutt’altro che marginale ed accessoria, diviene una fondamentale componente della catena del valore e si posiziona al centro della finalità d’impresa, con una visione integrata che parte dallo Statuto, si declina nella Governance, nell’organizzazione e nella struttura manageriale.

L’accezione di produzione del valore si estende per perseguire la sostenibilità di lungo termine attraverso l’utilizzo di tutte le leve, incluse la collaborazione, la condivisione e la relazione con la comunità. Questo processo può aprire a sua volta nuovi fronti per quanto riguarda la capacità di innovare dell’impresa stessa e all’intero tessuto sociale ed economico.

Tali trasformazioni, tutt’altro che concluse e risolte, aprono numerosi interrogativi e riflessioni sui significati legati al “fare impresa” oggi nel nostro Paese ed a tutti quei processi di creazione di valore condiviso che vedono nelle Società Benefit una delle espressioni più esplicite e forse dirompenti.

Fonte: greenews.info