/Il Mercato del Lavoro e le opportunità professionali dopo la pandemia

Il Mercato del Lavoro e le opportunità professionali dopo la pandemia

L’emergenza sanitaria ha provocato una trasformazione economica che può avere importanti e positivi effetti riguardo alle dinamiche di sviluppo aziendali e all’occupazione.

La comparsa del coronavirus e il rapido diffondersi dell’infezione fra la popolazione hanno comportato una crisi economica globale. L’improvviso insorgere di questa preoccupante pandemia ha prodotto pesanti effetti finanziari e causato un autentico shock economico mondiale, come non accadeva da parecchio tempo.
Nel mondo del lavoro, gli effetti della pandemia sono molteplici, ed è indispensabile, per le aziende, analizzare con continuità e dettagliatamente ogni aspetto della propria organizzazione e operatività. Prestare attenzione ai cambiamenti generati dall’avvento del Covid 19 per prevedere gli impatti delle nuove e diverse tendenze causate dall’emergenza, è un imperativo al quale è necessario obbedire; esaminare con cura ogni elemento organizzativo, predisporre i corretti piani strategici e adeguare gli obiettivi alla nuova realtà sono must prioritari per le imprese.

Sovente i cambiamenti sono forieri di ansia e preoccupazione, soprattutto quando l’incertezza sui possibili sviluppi è grande, e alimenta l’insicurezza riguardo alle scelte da fare; ma essi stessi sono molto spesso anche fattori positivi, poiché possono servire come forte stimolo per la creatività e l’innovazione. Questi ultimi sono elementi indispensabili per ricercare e mettere in atto le soluzioni più adatte a facilitare il superamento della crisi attuale, favorendo lo sviluppo dell’impresa e la crescita professionale dei lavoratori.

“ Il progresso è impossibile senza cambiamento e chi non può cambiare idea non può cambiare nulla.” (George Bernard Shaw)

Telelavoro e smart working

Uno dei fattori di maggiore impatto sulle dinamiche lavorative, che caratterizza l’emergenza sanitaria provocata dal Covid 19, è la necessità di contenere i contatti sociali ravvicinati. Telelavoro e smart working sono tipologie di lavoro da remoto – cioè tramite utilizzo di connessione Internet per mezzo di pc o smartphone – che consentono di lavorare da un luogo diverso dall’ufficio, per esempio la propria abitazione, favorendo quindi il distanziamento sociale.
Questo approccio al lavoro, non nuovo ma scarsamente utilizzato prima della comparsa del coronavirus, oltre a essere la necessaria risposta all’esigenza imposta dall’emergenza, offre in realtà notevoli vantaggi, sia alle aziende, sia ai lavoratori.

L’azienda può di fatto diminuire le spese per il mantenimento dei locali in uso al personale (es. affitto e utenze), avvantaggiarsi di una migliore organizzazione dei flussi di lavoro, e contare su dipendenti più motivati e produttivi.
Questi ultimi possono approfittare di un miglior bilanciamento fra vita lavorativa e personale, evitare i viaggi per raggiungere l’ufficio, diminuire lo stress, avere più tempo e autonomia lavorativa; elementi che, considerati nel loro insieme, migliorano la motivazione e la soddisfazione professionale, incentivando la produttività e migliorando la qualità dei risultati.

Se da un lato è innegabile che la crisi economica causata dal virus ha avuto rilevanti effetti negativi sull’occupazione, è possibile certamente affermare che la recessione in atto è anche un’occasione per una grande trasformazione del mondo del lavoro, che può portare a significativi effetti positivi. La necessità di rivedere i tradizionali standard lavorativi impone, da parte delle aziende, la programmazione di investimenti per la formazione del personale e il reclutamento di nuove figure professionali, in particolare nel settore dell’Information Technology .

Per conoscere quanto siano ricercate le qualifiche che riguardano specialisti e consulenti nel settore informatico, basta recarsi nei siti web delle agenzie per il lavoro più riconosciute, come Jobsora, dove è possibile trovare ricerche di personale nei settori IT più richiesti, che riguardano:

  • Intelligenza artificiale e machine learning
  • Cybersecurity
  • Sviluppo software
  • Cloud computing
  • Data analytics e data science
  • Networking e wireless
  • Programmazione
  • Project management
  • IT service management
  • Virtualization Technology

L’implementazione delle tecnologie informatiche utili a osservare le misure di social distancing per il contenimento dell’infezione spesso non sono di dominio comune, e la fornitura dell’adeguato supporto tecnico e di conoscenza ai lavoratori, è un prerequisito fondamentale per affrontare con successo la difficile situazione attuale.
Sempre più aziende si attivano all’utilizzo di piattaforme e-learning per la formazione dei propri dipendenti, ottenendo come risultato lavoratori con le competenze informatiche adeguate alle nuove esigenze, e anche il conseguimento del successo in importanti aspetti della vita aziendale che riguardano, per esempio, il team working e la motivazione dei singoli e del gruppo di lavoro.
La formazione a distanza non è solo necessaria, ma indispensabile per facilitare le possibilità di occupazione, e adeguare il mercato del lavoro alle nuove esigenze per mezzo di strategie più flessibili e dinamiche.

Molti governi, oltre a fornire sussidi di disoccupazione, hanno deciso di avviare programmi di riqualificazione professionale, anche per mezzo di corsi gratuiti, il cui scopo è di aiutare i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro a riconvertire la propria professionalità adattandola alle nuove prospettive create dalla crisi economica. Ricostruire il profilo professionale delle figure aziendali sia junior che senior, attraverso la fornitura di percorsi formativi, è un efficace strumento di insegnamento che garantisce la trasmissione di competenze utili alle nuove necessità dell’impresa e offre la possibilità di salvaguardare i posti di lavoro.