Nel nostro Paese il tema “ambiente” è di grande attualità. Attualmente, gli approcci sbagliati verso l’ambiente, si consolidano attraverso cattive abitudini e si diffondono con atteggiamenti presi a modello dalla famiglia e dagli amici.
Gran parte della cittadinanza è conscia che abbandonare i rifiuti senza seguire le normali e giuste procedure è un’azione deprecabile e censurabile ma nonostante ciò, il senso etico e civile viene del spesso dimenticato.
Il colpevole dell’abbandono, non si preoccupa per il danno ambientale che questo comportamento procura ma soltanto per il timore di eventuali sanzioni pecuniarie nel caso in cui dovesse essere scoperto.
L’ipocrisia e la superficialità rappresentano due tra gli elementi che ci mostrano come nella nostra società sia essenziale eliminare questo “analfabetismo” nei confronti delle problematiche ambientali.
L’ambiente rappresenta la nostra “casa madre” e di conseguenza la sua cura e conservazione è per noi vitale.
E’ fondamentale rendere la cittadinanza consapevole e responsabile verso le politiche ambientali in prospettiva di miglioramento complessivo della qualità della vita.
Da sempre l’uomo si è confrontato con l’ambiente che lo circonda, ma le condizioni della vita moderna con il suo consumismo sfrenato hanno mutato le relazioni dell’uomo con la realtà circostante.
In questo caso, è chiara la necessità di una attenta riflessione di natura “pedagogica” proprio per permettere di riacquistare dal punto di vista culturale l’etica ambientale.
L’educazione al rispetto ed alla tutela dell’ambiente è un obiettivo multiforme poiché contiene in sé la tensione al futuro e la legittima ricerca dell’uomo a perfezionare la sua condizione di vita, ma per intraprendere una moderna “azione educativa” orientata alla salvaguardia dell’ambiente è essenziale fare leva principalmente sulla carenza delle risorse disponibili in natura e manifestare che lo stile di vita del singolo individuo influisce in maniera decisa sul resto della comunità.
Quindi, tanto nella sfera privata dei singoli individui quanto in quella pubblica e lavorativa, determinate scelte possono vanificare i vari concetti di etica e di servizio pubblico.
Tutto ciò, non si verifica negli altri Paesi dove, il percorso che lega la pedagogia e la tutela dell’ambiente è diverso in quanto la presa di coscienza delle problematiche ecologiche è avvenuta qualche decennio fa e prontamente si è dato il giusto rilievo alle questioni relative al benessere del pianeta con atteggiamento costruttivo e responsabile.
Per tale motivo la “Scuola” ha un ruolo educativo fondamentale; resta uno dei luoghi in cui i giovani hanno ancora l’opportunità di acquisire e sviluppare le abilità e le competenze necessarie per adeguarsi al mutato rapporto con l’ambiente naturale e con le basi materiali per l’esistenza.
Consolidare i legami tra la scuola, la dimensione sociale e il mondo attorno ad essa, inculcare il sapere attraverso l’esperienza personale anziché attraverso ipotesi che poco hanno a che fare con la vita dei bambini e con lo sviluppo opportunità per i ragazzi di formare relazioni per un supporto reciproco tra tutti nell’ambito della scuola, gli educatori potrebbero dare inizio al processo per supportare i propri studenti ad acquisire gli strumenti per la cura di sé, per la responsabilità sociale e per l’impegno verso gli altri.
La riflessione educativa in tema di tutela dell’ambiente deve usufruire di una revisione e di un ammodernamento dei programmi scolastici e delle competenze dei docenti ed attraverso la responsabilizzazione del cittadino e lo sviluppo di competenze necessarie per essere soggetto ATTIVO all’interno della società.
Per andare verso una maggiore sostenibilità ambientale bisognerà ripensare il proprio stile di vita applicando anche nel quotidiano la logica di pensare al futuro. E’ la logica del giorno dopo, quella di pensare alle conseguenze vicine ad ogni nostro atto quotidiano, cosa che ci può portare ad applicare le famose “4 R” ( Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata, Riciclo).
Per questo motivo la pedagogia dovrà essere stimolata nella sua azione educativa nel promuovere e favorire l’allargamento della sfera dei beni comuni come l’energia ed il suo sfruttamento, ma anche la comunicazione, il valore della democrazia, la valorizzazione del paesaggio e tutte le opere umane artistiche e monumentali.
L’azione educativa oggi deve tendere alla riproposizione di modelli e valori condivisi e orientati al rispetto reciproco, fungendo da cerniera tra l’uomo e l’ambiente in cui egli vive, si forma e si realizza come cittadino consapevole. E’ necessario trasmettere responsabilizzazione al cittadino in modo da renderlo più attivo ed autonomo all’interno della società attraverso un ambiente che offrendogli buone condizioni formative e di crescita risulterà sicuramente migliore.
Diario della Formazione