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Officine Robotiche ci racconta il progetto ET3

Officine Robotiche ci racconta il progetto ET3

Il progetto ET3 e la diffusione delle materie STEM

A fine Maggio si è conclusa per il gruppo di Officine Robotiche [1] una fase del Progetto di Save the Children, ET3 “Equipe Today to Thrive Tomorrow” [2], essere equipaggiati oggi, con un bagaglio di conoscenze trasversali, per poter sviluppare bene un domani.

et3 save the children robotica

Il progetto è nato per la diffusione delle materie conosciute come STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), alle quali qualcuno ha già aggiunto l’Arte, e a noi piace aggiungere anche la R di Robotica per uno STREAM coinvolgente. L’Arte serve come raccordo con la parte umanistica, che noi non vogliamo escludere in nessun modo. E la Robotica, che, anche se già presente nelle materie STEM, ha una sua valenza propria in quanto strumento e materia, utilissima nella didattica.

Basandosi sui paradigmi: Insegnare la robotica, Insegnare con la robotica, Insegnare attraverso la robotica

et3 save the children robotica

 

L’idea è quella di dare un’opportunità di apprendere e sviluppare capacità e talenti fondamentali per crescere e vivere nel mondo della conoscenza e dell’innovazione, formandosi come cittadini “digitali”. In quanto le nuove generazioni sono già immerse nelle nuove tecnologie, ma spesso ne sono solo fruitori passivi, che non ne comprendono appieno le potenzialità o i limiti, ma in un certo senso li subiscono.

Lo Studio di Save the Children [3] ha rilevato che ragazze e ragazzi hanno capacità e competenze simili nell’uso della tecnologia digitale: tuttavia, le ragazze hanno un accesso limitato ai percorsi educativi e professionali nei campi di studio STEM. Gli stereotipi di genere, l’ambiente sociale, tra cui i tradizionali ruoli di genere all’interno della famiglia, influenzano le loro scelte e rafforzano la selezione professionale basata sul genere.

Noi, crediamo che la passione, possa essere accesa in chiunque

Ma, anche se non tutte/i diventeranno da grandi degli appassionati di Robotica, è bene che la curiosità possa rimanere sempre presente, se opportunamente alimentata, anche quando si è grandi, perché altrimenti si tenderebbe un po’ a perderla. Abbiamo creato per questo, un progetto “La Vera Magia!” [4], che, attraverso uno StoryTelling porta un punto di vista di un personaggio, un po’ anticonformista, che non rientra negli stereotipi attuali. Una “favola” da leggere, ma anche da “vivere”. Una sorta di manifesto dei Maker, dei CoWorkers, dell’Economia Circolare e Collaborativa, in un’ottica al femminile.

et3 save the children robotica

Officine Robotiche promuove quindi, la diffusione delle competenze acquisite dai propri associati, anche attraverso l’erogazione di corsi basati sui modelli Learning By Doing e Teaching by Playing.

Enfatizzando molto le esperienze laboratoriali e pratiche per il successivo approfondimento delle varie discipline. Con la convinzione che con la Robotica si possano approcciare praticamente quasi tutte le materie scientifiche e non (includendo anche l’etica e la sociologia), presentando un avvicinamento progressivo basato principalmente sul divertimento, la passione.

Divulgazione e softskills

La divulgazione comincia infatti dalle classi primarie, e, attraverso strumenti adatti, è possibile avvicinare al pensiero computazionale non in modo astratto, ma con esempi pratici, toccando con mano e ottenendo dei risultati tangibili (programmando a esempio il robot che dovrà seguire una linea).

La convinzione che mostrando a un bambino un microscopio, un telescopio o un robot, si possa instillare il “germe” stimolando la naturale curiosità e la fantasia del bambino (che si tende a perdere crescendo) e ottenere, magari, futuri biologi, astronomi o ingegneri, ma anche da “umanisti”, potranno comunque sfruttare il bagaglio di quelle che le linee guida europee chiamano SoftSkill [5]. Questo perché se nello studio c’è la passione, l’argomento risulta meno ostico.

Nel corso di questa prima fase del Progetto ET3, abbiamo visitato in totale 53 classi, tra primarie e secondarie di primo grado, in cinque istituti comprensivi diversi di Roma e Napoli.

et3 save the children robotica

Sei di queste classi le abbiamo incontrate nel corso della RomeCup [6], con Fondazione Mondo Digitale, dove ormai siamo presenti da diversi anni, portando la stessa esperienza e rimodulandola nel tempo a disposizione. Abbiamo avuto persino una prima elementare, per la quale abbiamo semplificato alcuni concetti di base, ma dalla quale abbiamo ottenuto un risultato inatteso.

Nel complesso un bagaglio di esperienze, per noi, grandissimo.

Ringraziamo le/i Referenti degli Istituti Comprensivi, che ci hanno accolto, con grande ospitalità, e le/i Dirigenti Scolastici per l’organizzazione. Li riportiamo in ordine cronologico, in particolare dell’:

  • IC Balabanoff,
  • IC Mastroianni,
  • IC M. L. King,
  • IC Falcone Borsellino,
    di Roma e dell’IC Vittorino da Feltre di Napoli.

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Rispettivamente con le/i referenti:

  • Federico Lancia,
  • Paola Luzzi,
  • Alessandra Alteri,
  • Annalisa Ventura,
  • Rosanna Cimmino

Grandi esempi di quello che è il vero Insegnamento scolastico, per la dedizione e la competenza.

Un particolare ringraziamento anche a Ilaria Ragusa, a tutto lo staff, e al presidente Emanuele Micheli di Scuola di Robotica, per il supporto organizzativo e logistico.

In questo video abbiamo voluto un po’ sintetizzare le oltre 200 ore svolte, riportando alcune immagini

 

Progetto di Save the Children, ET3 “Equipe Today to Thrive Tomorrow”  

Carlo Ottaviani (Officine robotiche)

 

Carlo ha sempre seguito le orme del fratello, solo con qualche anno di meno. Radioamatore, realizza il primo mini-moog alle medie (non proprio da solo) quando smanetta con i vari corsi Radio Elettra del professore o di un amico. Mette mano ai primi computer appena usciti Apple IIe (di un’amico) e Spectrum Sinclair (primo computer acquistato in proprio), e rimane attratto dal lato digitale dell’elettronica. Ha un passato lavorativo di più di trent’anni, tra Hardware, Software, Sistemi in generale e per una decina d’anni nello specifico del campo aeroportuale anche all’estero. Si appassiona alla robotica per induzione, ma, al contrario del fratello, pende sempre per soluzioni del tipo “pappa pronta” ed essendo del gruppo di Officine Robotiche, il meno prolifico dal punto di vista realizzazioni (-maker +teller), ne ricopre ruoli più divulgativi

 

[1] Chi siamo “noi”? Officine Robotiche: siamo parte di un gruppo di amici da tutta Italia, appassionati e affascinati dal mondo della Robotica, con l’interesse di ricercare e imparare, ma soprattutto, diffondere le conoscenze in ambito robotico amatoriale, con semplicità e divertimento.

[2] https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/progetti/equip-today-thrive-tomorrow

[3] https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/che-genere-di-tecnologie-ragazze-e-digitale-tra-opportunita-e-rischi_1.pdf

[4] http://ilterzospazio.org/laveramagia.html

[5]https://www.agendadigitale.eu/cultura-digitale/competenze-digitali/digcomp-2-2-cosa-cambia-nel-nuovo-quadro-delle-competenze-digitali-per-i-cittadini/

[6] https://romecup.org/