/Un bambino è un bambino ovunque
un bambino è un bambino ovunque

Un bambino è un bambino ovunque

Un bambino è un bambino ovunque

Questo Natale è per noi del Patronato San Vincenzo molto importante perché la Ciudad de los Niños (Città dei Bambini), comunità di accoglienza di minori in situazioni di forte svantaggio sociale e familiare, che promuoviamo e sosteniamo attraverso il nostro Progetto Bolivia, compie 50 anni, inaugurata ufficialmente Il 19 dicembre 1971 da Padre Antonio Berta con l’ingresso dei primi 50 ragazzi provenienti dalla strada.

Vogliamo ricordare le date significative per il Patronato San Vincenzo perché spesso la velocità della vita quotidiana di oggi ci fa dimenticare tutte le cose belle che sono state fatte negli anni.

In Bolivia per i più piccoli

Nel 1966, don Berto Nicoli, in Bolivia da alcuni anni, propose a don Bepo, fondatore del Patronato San Vincenzo, di essere presente in Bolivia per prendersi cura dei bambini, là numerosissimi e bisognosi di aiuto. Don Bepo raccolse la proposta e il 1° luglio di 55 anni fa, Padre Antonio Berta partì per la Bolivia con l’incarico di assumere la direzione della Città dei Bambini di La Paz, costruita con il contributo delle diverse ambasciate. Pochi mesi dopo partirono per la Bolivia due suore delle Orsoline di Somasca e alcuni giovani volontari. Negli anni successivi padre Giancarlo Pezzotta, aiutato da tre laici, assunse la direzione dell’internato Pedro Domingo Murillo con circa 150 ragazzi.

Il 12 aprile 1969 don Bepo, all’età di 80 anni, compì il suo secondo viaggio in Bolivia, per prendere visione dei terreni riservati alla nuova costruzione della Città dei Bambini a Cochabamba e per firmare l’accordo per l’avvio dei lavori. Padre Antonio Berta diede il via ai lavori nel 1970, mentre a La Paz padre Angelo Gelmi abbelliva la Città dei bambini, in 14 mesi portava a temine la parte centrale della Ciudad a Cochabamba, inaugurata ufficialmente il 19 dicembre 1971, con l’ingresso dei primi ragazzi.

un bambino è un bambino ovunque

Case-famiglia e scuola professionale

Si aggiunsero poi altre tre case-famiglia, una casa per ragazze, le scuole elementari, una piscina, un campo sportivo e due campi di pallacanestro. Nel 1972 il Patronato si fece carico a La Paz della direzione dell’istituto Mendez-Arco, un convitto maschile con scuole professionali che permetteva di continuare gli studi ai ragazzi della Ciudad.

Nel 1977 il campo d’azione del Patronato si ampliò ulteriormente, grazie al dono di una casa adibita ad accogliere bambini abbandonati provenienti dalla regione amazzonica di Cochabamba.

A Cochabamba si aprirono altri due fronti: furono costruiti capannoni con le aule per scuole superiori professionali e furono acquistati terreni agricoli destinati ad avviare la scuola agricola di Itapaya che iniziò a funzionare ufficialmente nel 1988 e che venne guidata, a partire dall’anno successivo, da don Giuseppe Capelli, già direttore del Patronato dopo la morte di don Bepo.

Dagli anni ’90 in poi la Città dei Bambini si sviluppò principalmente nell’area di Cochabamba per adattare le strutture ad accogliere un numero sempre crescente di ragazzi e ragazze, compresi piccoli e neonati.

Oggi come allora

In questi anni il nostro lavoro è continuato accogliendo migliaia di bambini vittime di abbandoni, violenze, situazioni di disagio familiare e separazioni violente. Dietro a queste situazioni spesso ci sono problemi di abusi, alcolismo di membri della famiglia, fino al disumano sfruttamento minorile. Il nostro impegno per aiutare così tanta infanzia maltrattata non si è fermato neanche un giorno nonostante questa situazione incerta e instabile.

Un piccolo angelo

Abbiamo lavorato costantemente per aiutare i nostri piccoli, accompagnandoli ogni giorno nella crescita con l’affetto di una vera famiglia, dandogli l’istruzione necessaria per trovare un lavoro una volta cresciuti, e tentando in tutti i modi di ristabilire un legame con la loro famiglia d’origine. Purtroppo, capita ancora troppo spesso che i bambini vengano abbandonati, proprio come è successo lo scorso ottobre al piccolo Angel. Nato da soli 12 giorni è stato abbandonato in ospedale da suo padre. Dopo essere stati contattati dai Servizi Sociali lo abbiamo accolto senza esitazione.

Il piccolo Angel è stato inserito nel nostro programma di affido familiare temporaneo, che si è dimostrando la migliore alternativa di protezione per i bambini in situazione di abbandono.
È importante intervenire fin da subito perché è nella prima infanzia (0-5 anni di età) che si strutturano i processi mentali e affettivi che permettono di sviluppare l’identità e i valori utili nella crescita del minore.

Grazie alla collaborazione con UNICEF, la Ciudad intende applicare le Linee Guida delle Nazioni Unite sul sistema dell’affido familiare nella città di Cochabamba. Con un grande sforzo del nostro personale e grazie al coinvolgimento delle autorità competenti stiamo riuscendo a ridare cura e protezione. Ma soprattutto il diritto di vivere in famiglia a tanti bambini abbandonati come Angel.

Qualche numero

Possiamo fare tutto questo grazie all’aiuto di tante persone che hanno scelto di stare al nostro fianco. Oggi il Patronato in Bolivia si prende cura di un migliaio di vite:

  • 730 alunni nella scuola Primaria e secondaria professionale.
  • 80 bambini, tra 2 e 14 anni, accolti nelle nostre 9 case di accoglienza.
  • 50 ragazzi nel programma Emmaus verso l’autonomia, distribuiti in 3 case di accoglienza per ragazzi e ragazze fino a 18 anni.
  • 60 bambini nel programma di reintegrazione familiare.
  • 10 ragazzi nella casa per i casi di emergenza segnalati dai servizi sociali.
  • 15 bambini, tra 0 e 5 anni, accolti nel sistema di affido locale. Servizio realizzato con 7 famiglie boliviane per rispondere alle domande di accoglienza dei servizi sociali.

un bambino è un bambino ovunque

Sostieni il Progetto Bolivia

Grazie alle tante persone che in questi anni ci hanno scelti. Alle persone che hanno continuato a credere in noi. Quest’anno tanti dei nostri bambini avranno la possibilità di passare il Natale insieme alla loro famiglia. Alcuni con la loro mamma e papà biologici, altri con la famiglia allargata come zii e nonni, e altri ancora con una famiglia adottiva.
A prescindere dal tipo di famiglia con cui passeranno questo giorno, siamo sicuri che saranno amati e coccolati, come è giusto che sia per tutti i bambini.
Per Natale scegli anche tu di stare al nostro fianco sostenendo il nostro Progetto Bolivia, dona ora.

Online: https://sostieni.patronatosanvincenzo.it/progetti/progetto-bolivia/

Tramite Bonifico bancario

Intestato a: Opera Diocesana Patronato San Vincenzo – Progetto Bolivia

Banca di appoggio: Banco BPM – f.le Malpensata

IBAN: IT 42C 05034 11105 000000009873

Con una donazione puoi davvero cambiare la vita di tanti bambini, lascia un segno nel loro futuro.

Articolo a cura di Patronato San Vincenzo