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La gestione di un progetto Erasmus ai tempi del Coronavirus

Gestire un progetto europeo è il sogno di molte realtà. Diario della Formazione presenta l’esperienza del Patronato San Vincenzo di Bergamo che ci racconta cosa significa essere capofila di un progetto finanziato dalla Commissione Europea ai tempi del Coronavirus.

Il Progetto RAIN.BOW

Come Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo di Bergamo abbiamo deciso di presentare un progetto sulla call Erasmus Plus KA3 – Social Inclusion del febbraio 2019. Era la prima volta che presentavamo come capofila un progetto KA3. Il team della progettazione era affascinato ed entusiasta all’idea di affrontare questa nuova sfida. Dopo esserci interfacciati con vari docenti sul tema degli hate speach, dell’intolleranza e della percezione di valori europei condivisi da parte degli studenti nella fascia d’età 14 – 18 anni è stato presentato il progetto RAIN.BOW – Raise Awarness towards Intollerance. New Bridges On the Web.

E’ stata una bella avventura, ci sono state difficoltà, fatiche. Il lavoro di team all’interno dell’ufficio e con i partner ha permesso comunque di superarle e di riuscire a presentare il progetto. L’attesa della pubblicazione sembrava lunghissima, ma ad agosto è arrivata la splendida attesa notizia: il progetto è stato approvato! L’inizio delle attività era fissato per il 15 febbraio 2020, nel frattempo è iniziata tutta la preparazione amministrativa: comunicazione ai partner della vincita, firma del grant agreement con l’Agenzia EACEA, stipulazione del partnership agreement e la decisione della data del kick-off meeting previsto a Bergamo per il 24 e 25 febbraio 2020.

Bruxelles

Il 13 e 14 febbraio ci rechiamo a Bruxelles dove è stato programmato il kick-off meeting per tutti i capofila dei progetti KA3 Social Inclusion approvati. Sono stati due giorni bellissimi, stimolanti, ricchi di nuovi spunti che ci hanno permesso di confrontarci con i funzionari dell’Agenzia Esecutiva e con le altre organizzazioni vincitrici. Ci sono stati momenti di formazione, lavori di gruppo e di networking. Ogni organizzazione, poi, aveva un momento di confronto individuale con il suo EACEA officer di riferimento. Dopo l’incontro io e il mio collega Giuseppe Alberghina siamo usciti ancora più entusiasti poiché il nostro progetto è considerato pionieristico in quanto parla di creare e divulgare valori europei comuni ed attualmente la Commissione Europea ed il Parlamento Europeo si stanno confrontando sulla necessità di individuare valori che accomunino tutti i cittadini europei.

Il Coronavirus ed il kick-off meeting alternativo

Ritornati a Bergamo abbiamo condiviso con le nostre colleghe Michela Molta e Immacolata Zangari quanto era avvenuto a Bruxelles e l’entusiasmo che verteva verso il nostro progetto. Carichi per questa sfida entusiasmante abbiamo iniziato a preparare il nostro kick-off, all’epoca il Coronavirus era qualcosa di ancora lontano dalla nostra vita quotidiana……
Nella notte tra il 19 e 20 febbraio si manifesta in Regione Lombardia, dove ha sede la nostra organizzazione, il primo caso di Coronavirus e da lì inizia un escalation che sembra non avere fine…. Sabato 22 febbraio la situazione sembra ancora sotto controllo, ma i partner iniziano a scriverci della loro preoccupazione nel partire… Dopo un confronto con la Direzione Generale domenica 23 in mattinata chiamiamo tutti i partner invitandoli a non presentarsi all’incontro e fissiamo un Google meeting per il lunedì e il martedì… Mai scelta migliore fu fatta… Infatti arriva il decreto regionale e Bergamo è dichiarata zona gialla, scuole, Università e centri di formazione chiusi e quindi anche noi! Inoltre i partner rumeni, in base alle loro disposizioni nazionali, sarebbero stati messi in quarantena una volta rientrati in Romania.
Nonostante tutto, ognuno dalle proprie case o organizzazioni si connette ed un kick-off meeting alternativo ha inizio….

Una nuova best practice

E’ stata un’esperienza nuova, a tratti surreale, ma la collaborazione e comprensione da parte dei partner è stata eccezionale! Oltre a noi, il partenariato è composto da: CEPS (Spagna), Katholiek Onderwijs Vlaanderen (Belgio), La Ligue (Francia) CCTA (Bulgaria), Universitatea Valhia Targoviste (Romania), CNOS FAP Nazionale (Italia). Anche la comprensione e la velocità di riposta e di interazione dell’EACEA è stata encomiabile ed il suo supporto e sostegno indispensabile.
Il nostro progetto ha avuto un inizio incredibile ed imprevedibile, ma sicuramente ha permesso di creare maggior empatia all’interno del partenariato. Tale modalità alternativa ha permesso di risolvere una problematica cogente, generando effetti positivi nel management. In modo inaspettato, si è creata una best practice che ci permetterà di lavorare ai task progettuali, con maggior efficacia, spirito di gruppo ed entusiasmo. Stiamo sperimentando una prima condivisione di valori comuni europei: solidarietà, fratellanza e rispetto!
Se siete interessati al nostro progetto RAINBOW 612131-EPP-12019-ITEPPKA3-IPISOC-IN ci trovate sui canali social tramite l’hashtag #RainBowErasmusPlus oppure attraverso il sito https://www.afppatronatosv.org/2019/09/24/rainbow/ dove sarà segnalato l’indirizzo del sito di progetto appena pronto.

Laura Bonaita
Responsabile Ufficio Progettazione
AFP Patronato San Vincenzo

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