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Smart Working: 10 consigli per lavorare in sicurezza

La pandemia Covid-19 sta cambiando in modo drastico il mondo del lavoro. Esponendo enti pubblici ed aziende ad un cyber-rischio non calcolato. Tutte le imprese e gli enti pubblici, in risposta al DPCM hanno incentivato lo smart working. Questa situazione, una volta venute meno le condizioni causate dal Coronavirus, prevederà quasi certamente, una forte riorganizzazione del lavoro. Prevedendo quindi modalità più flessibili accanto a quelle tradizionali. Tutto questo implica un a grande attenzione alta nella protezione dei dati proprietari. Il raggio di azione ove  è possibile utilizzarli diventa “mobile”.

10 consigli per lavorare in sicurezza

Ecco quindi dieci consigli per mettere in sicurezza i dati, attualmente più esposto ad attacchi esterni. Lavorare bene con lo Smart Working.

Personal Computer e smartphone al sicuro

Sviluppare coscienza sui comportamenti da adottare nella custodia dei dispositivi (mai lasciarli in auto, sul sedile in treno mentre si va in bagno, nella cassaforte degli hotel, e così via). Fornire meccanismi che inibiscano la possibilità di accesso ai dati a chi dovesse entrarne in possesso.

Utilizzo consapevole delle password

Rendere consapevoli i lavoratori riguardo le policy più opportune sull’utilizzo delle password. Pensare ad eventuali presidi tecnici messe a punto dall’azienda per imporre un secondo fattore di autenticazione.

Sistemi di protezione e antivirus

Per le attività aziendali svolte, è auspicabile che i dispositivi utilizzati siano di proprietà aziendale: è più semplice garantire che siano protetti con adeguati strumenti come antivirus e altro. E’ più difficile imporre limitazioni di protezione per i dispositivi di roprietà dei dipendenti.

Attenzione all’utilizzo delle e-mail

Le vulnerabilità legate a un utilizzo non consapevole delle e-mail non sono meno gravi quando si lavora da remoto. È essenziale che si mantengano le stesse attenzioni a tentativi di truffa digitale di quando si usa il computer in ufficio.

Le reti pubbliche Wi-Fi

L’utilizzo delle reti Wi-Fi pubbliche rappresenta un potenziale veicolo che consente più facilmente di realizzare cyber-attacchi ai dispositivi. E’ quindi necessario, essere consapevoli su quali siano le reti fidate dove lavorare e riconoscere sgraditi tentativi di camuffamento. E’ utile anche introdurre policy che mettano in evidenza in modo chiaro quali siano le attività aziendali alle quali non si deve accedere da parte di chi lavora da remoto ed è connesso a reti pubbliche.

Computer sconosciuti

È necessaria una informazione a 360° sui rischi che si corrono utilizzando computer di cui non sa nulla. Nel caso sia indispensabile l’uso di pc pubblici o comunque di terzi, bisogna prendere alcune precauzioni: non vanno usatiper scambiare informazioni sensibili; occorre utilizzare sempre il private browsing; non vanno salvate informazioni di login; va pulita la cache della navigazione internet e dei download prima di chiudere il browser.

Sicurezza ed attenzione

Non tutti i rischi sono di natura esclusivamente tecnica. Chi lavora da remoto e magari si trova in spazi pubblici, deve prestare attenzione a chi può osservare ciò che sta facendo. Così nelle password di accesso vanno usate le stesse precauzioni che si usa quando al bancomat si digita il pin.

Chiavette Usb

Le chiavette Usb esterne sono un ottimo metodo per veicolare virus. Non deve essere consentito a persone terze di collegarli al proprio computer.

Monitoraggio 24 ore su 7 giorni

Meglio estendere a chi lavora da remoto il perimetro di monitoraggio continuo (24 ore su 7 giorni). Il monitoraggio prevede la raccolta di informazioni cruciali e di avvisi sugli andamenti della rete e dei sistemi informatici di sicurezza.

Attenzione ai …bimbi e non solo!

Come impresa o ente hai messo in atto tutte le azioni per garantire con i protocolli più moderni e mettere in sicurezza l’accesso dei dipendenti remoti ai tuoi dati? Bene, ora pensa ai…bimbi ma non solo che possono zampettare sulla tastiera mentre chi lavora da casa ha lasciato per un attimo il pc senza bloccare la sessione. Una ragione in più per applicare tutti i consigli illustrati.