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Corso on-line su affettività e sessualità nella disabilità

Tantemani

Il Laboratorio Tantemani di Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo è uno spazio creativo permanente che lavora da anni a Bergamo con persone con disabilità psichica.

Partiamo dal presupposto che un mondo materialista, razionale, orientato all’efficienza e al profitto pone la fragilità ai margini obbligandola dentro un ruolo funzionale al sistema non alla persona fragile.

Non crediamo sia pensabile rompere questo schema se non proponendo uno sguardo diverso sul mondo. Uno sguardo poetico. Il gesto creativo è lo strumento di questo sguardo che mettiamo al servizio delle persone con cui lavoriamo per trovare con loro una strada che conduca al di fuori della posa di minorità nella quale sono state immobilizzate.

La creatività è il campo che abbiamo scelto perché crediamo che sia un luogo d’incontro possibile tra persone fragili per diagnosi e il resto della società dove si possa sviluppare un dialogo da pari a pari.

Come nasce il percorso formativo

Da questo contesto e dai bisogni emersi dai partecipanti nasce il percorso di formazione su affettività e sessualità nella disabilità. Un’esperienza aperta al territorio e non solo, trattandosi di un corso on-line, con l’obiettivo di dare un contributo in termini di formazione intorno a tematiche delicate e importanti. Temi che insegnanti, educatori, psicologi, famiglie incontrano quotidianamente nella relazione con persone con disabilità.

Il corpo della disabilità, in particolare quella psichica, è infatti negato due volte, la prima volta nel desiderio, ovvero nell’idea che la persona con disabilità non sviluppi pulsioni e necessità di tipo affettivo e sessuale, “i ragazzi per sempre”, la negazione di una dimensione adulta e di un’identità sessuale.

La seconda volta nella possibilità, ovvero nella definizione a priori da parte dei caregiver dell’inaccessibilità di una relazione affettiva, di una vita sessuale, di una confidenza con il proprio corpo e quello degli altri. Determinante è spesso l’idea di sessualità del caregiver che viene imposta più o meno consapevolmente alla persona.

Affettività e sessualità nella disabilità: un Network che si attiva

Parlare di affettività e sessualità nella disabilità vuol dire innanzitutto relativizzare la propria visione per favorire l’autodeterminazione dell’altro per quanto riguarda non solo la propria affettività ma anche il proprio progetto di vita. A partire da queste riflessioni è nato il progetto “Affettività e sessualità nella disabilità” realizzato da Cooperativa sociale Patronato San Vincenzo, con AFP Patronato San Vincenzo, Ufficio Pastorale Scolastica della Diocesi di Bergamo in dialogo, fin dall’inizio, con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo.

Il corso on-line parte il 18 Marzo

Il percorso di formazione, che prende il via il 18 marzo ed è strutturato in 4 appuntamenti di 3 ore ciascuno svolti in modalità on-line. Il corso sarà condotto da professioniste e professionisti esperti sul tema. Vuole essere un primo passo di un percorso volto all’innovazione dei servizi alla disabilità. Un corso che apre un dialogo con caregiver, famigliari e figure di vicinanza. Perché questi non vengano lasciati soli e, in questa solitudine e mancanza di strumenti, non vengano minati i diritti della persona con disabilità.

I destinatari

Il percorso si rivolge a insegnanti, insegnanti di sostegno, operatori dei servizi, volontari, famigliari e persone con disabilità. Durante i 4 incontri verranno offerti approfondimenti specifici sui percorsi di crescita e sulle tematiche affettive e sessuali, al fine di promuovere la condivisione di strumenti teorici e metodologici.

I contenuti

Saranno inoltre fornite competenze nella lettura dei bisogni delle persone con disabilità; si forniranno strumenti per promuovere percorsi possibili e sostenibili che favoriscano la strutturazione di un ambiente orientato a facilitare la massima autonomia ed autodeterminazione. Saranno condivisi linguaggi, strategie e competenze per costruire relazioni significative di aiuto in ambito affettivo/sessuale.

La conduzione del percorso formativo prevede la condivisione dei contenuti teorici di riferimento. Favorendo il più possibile la partecipazione dei corsisti attraverso momenti di confronto, sulla base delle diverse esperienze e dei vissuti relativi alla relazione di aiuto.

La collaborazione con il Comune di Torino

Il percorso è stato strutturato grazie alla collaborazione con il Servizio Disabilità e Sessualità del Comune di Torino. La realtà più avanzata in Italia sul tema. A partire dal 2000, sostiene concretamente la parità dei diritti delle persone disabili anche negli aspetti riguardanti la sfera più delicata delle relazioni interpersonali: l’affettività, la sessualità e la genitorialità.

La complessità del tema, le fragili e delicate implicazioni sociali e culturali impongono una scelta di rigore scientifico e metodologico. Scleta che può essere assicurata solo attraverso la diretta collaborazione di professionisti autorevoli e qualificati.

Nel percorso formativo è fondamentale anche l’apporto di Fondazione Angelo Custode che, attraverso i propri consultori, già da anni si occupa del tema sul territorio di Bergamo e che è in grado di raccontare ciò che, più nello specifico, avviene nella nostra provincia.

Iscrizioni ed informazioni clicca QUI

Programma didattico nel dettaglio clicca QUI 

Per richieste di informazioni scrivere a: [email protected]

Davide Pansera
Direttore Creativo progetto Tantemani
Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo