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Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea

Dal 1 gennaio siamo entrati nel semestre di Presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea. Dati i tempi straordinari in cui viviamo, le priorità della Presidenza si concentreranno inevitabilmente sulla resilienza e sulla ripresa, ma si dice che l’istruzione e la formazione svolgano un ruolo importante.

Rafforzare la resilienza dell’Europa

Per la Presidenza portoghese sarà molto importante rafforzare la resilienza dell’Europa e la fiducia dei suoi cittadini nel modello sociale europeo, promuovendo un’Unione basata su valori condivisi di solidarietà, convergenza e coesione – un’Unione capace di azioni coordinate per uscire dalla crisi.

La Presidenza portoghese lavorerà su tre priorità principali

  • Promuovere la ripresa dell’Europa, attraverso il rafforzamento di azioni green e l’accelerazione della trasformazione digitale;
  • Attuare il pilastro sociale dell’Unione europea come elemento chiave per garantire un clima e una transizione digitale equi e inclusivi;
  • Rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa mantenendola aperta al mondo.

Quali azioni verranno messe in atto per raggiungere queste priorità?

Queste priorità saranno perseguite attraverso cinque linee di azione per una Europa:
  1. Resiliente: promuovere la ripresa, la coesione e i valori dell’Europa;
  2. Verde: promuovere l’UE come leader nell’azione per il clima;
  3. Digitale: accelerare la trasformazione digitale al servizio dei cittadini e delle imprese;
  4. Sociale: promuovere e rafforzare il modello sociale europeo;
  5. Globale: promuovere l’apertura dell’Europa al mondo.

Europa resiliente

  • Difendere i valori fondamentali dell’UE e difendere e consolidare lo Stato di diritto e la democrazia. Combattere il terrorismo e l’incitamento all’odio, anche online.
  • Ridurre la dipendenza esterna dell’UE dai beni e dalle tecnologie, investendo nell’innovazione e nel miglioramento della sicurezza alimentare.
  • Difendere l’autonomia dell’Europa sviluppando una strategia industriale dinamica, che promuova le catene del valore europeo e presti attenzione al rafforzamento delle piccole e medie imprese e dei settori più colpiti dalla crisi.
  • Diversificare la produzione europea.
  • Prestare attenzione ai settori economici più colpiti dalla crisi, in particolare il turismo e le industrie creative.
  • Rafforzare il sistema di gestione delle crisi dell’UE, per ottenere maggiore resilienza e coordinamento nella risposta alle
  • Continuare i negoziati sul nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, al fine di stabilire un approccio globale e integrato a livello europeo.

Europa verde

  •  Sviluppare la capacità di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere i vantaggi competitivi di un modello economico de carbonizzato e resiliente.
  • Dare priorità all’attuazione del Green Deal europeo.
  • Approvare la prima legge europea sul clima e sostenere tutti gli sforzi per trasformare l’Europa nel primo continente a emissioni zero entro il 2050.
  • Facilitare la transizione verso un’economia competitiva a emissioni zero e promuovere la crescita sostenibile, l’economia circolare, nonché l’innovazione e la sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
  • Promuovere l’innovazione, la trasformazione digitale e la gestione sostenibile delle risorse naturali delle campagne.
  • Incoraggiare la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse degli oceani e dei mari.

Europa digitale

  • Accelerare la transizione digitale come forza trainante della ripresa economica e promuovere la leadership europea nell’innovazione digitale e nell’economia digitale.
  • Incoraggiare nuove soluzioni e strategie digitali per la transizione verde, nei settori della salute, della ricerca e innovazione, della proprietà industriale, della giustizia e della mobilità.
  • Promuovere un migliore accesso e condivisione di dati e informazioni di qualità, al fine di facilitare la vita dei cittadini.
  • Prestare attenzione allo sviluppo universale delle competenze digitali, consentendo ai lavoratori di adattarsi ai nuovi processi produttivi, senza dimenticare l’apprendimento a distanza nel quadro del lifelong.

Europa sociale

  • Promuovere e rafforzare il modello sociale europeo, trasmettendo ai cittadini la fiducia per riprendersi dalla crisi e per affrontare le transizioni climatiche e digitali, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.
  • Promuovere il dibattito sulla responsabilizzazione dei cittadini per la sfida digitale, sul futuro del lavoro e del lavoro dignitoso, sullo sviluppo di qualifiche e competenze adeguate per un’economia digitale moderna.
  • Prestare attenzione all’uguaglianza di genere e alle politiche per combattere la discriminazione, la povertà e l’esclusione sociale, compresa la protezione specifica per i gruppi più vulnerabili.
  • Promuovere una maggiore cooperazione tra gli Stati membri nel campo della salute.

Europa globale

  • Impegnarsi per un multilateralismo efficace e per il posizionamento geopolitico dell’UE come attore globale.
  • Difendere i partenariati internazionali volti al raggiungimento dello sviluppo e promuovere il dibattito sullo sviluppo umano.
  • Lavorare per una reale leadership europea.

Istruzione e Formazione

Per quanto riguarda l’Istruzione e la Formazione si avvalora sempre più la volontà di creare lo spazio europeo dell’istruzione. La Presidenza portoghese si è posta cinque obiettivi:

  • Un’istruzione ed una formazione di qualità ed inclusiva.
  • Piena realizzazione dell’Apprendimento permanente.
  • Valorizzazione degli insegnanti, del miglioramento delle loro competenze e del loro ruolo.
  • Rafforzamento del sistema di istruzione superiore.
  • Supporto alla transizione verde e digitale.

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Articolo a cura di Laura Bonaita  (Responsabile ufficio progettazione presso Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo)