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Learning Management System: l’evoluzione dell’eLearning

Vi starete sicuramente chiedendo: cos’è un Learning Management System? In questo articolo cercheremo di fornirvi tutte le informazioni utili a comprendere questo innovativo sistema di apprendimento.

Negli ultimi anni la formazione a distanza si è sviluppata in maniera esponenziale. Oggi l’eLearning sta avendo una diffusione sempre maggiore e spesso sostituisce totalmente la formazione tradizionale.

Basandosi però su un metodo di apprendimento asincrono, estremamente utile in determinate situazioni, l’eLearning potrebbe non rappresentare la soluzione più adatta quando è richiesto un’approccio attivo all’apprendimento.

In situazioni del genere però è possibile fare affidamento a un Learning Management System.

Vediamo di cosa si tratta.

Cos’è un Learning Management System?

Per capire cos’è un Learning Management System, più comunemente definito LMS, possiamo partire dalla sua definizione letterale.

Si tratta di un ambiente di apprendimento online: una piattaforma applicativa che permette l’amministrazione, il monitoraggio, il reporting, lo sviluppo e l’erogazione di programmi formativi e di apprendimento.

Learning: contenitore per i materiali didattici e fonte di apprendimento

Management: gestione del materiale didattico, della programmazione e della fruizione da parte dei discenti

System: sistema informatico che automatizza procedure complesse.

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Dall’elearning al Learning Management System

Le piattaforme di eLearning sono applicazioni web che consentono al docente, o formatore, di progettare corsi online e condividerli con i discenti, i quale possono accedervi facilmente in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo. Tuttavia, quando parliamo di eLearning ci riferiamo semplicemente ad un “contenitore” online dove vengono allocati materiali e video-lezioni.

L’eLearning ha numerosi vantaggi, sia in termini economici che di risorsa, ma ciò che la caratterizza è principalmente l’aspetto passivo dell’apprendimento: i discenti fruiscono i contenuti e studiano in maniera del tutto autonoma e nella maggior parte dei casi non è prevista una verifica delle competenze acquisite. Infatti, l’eLearning è un metodo di apprendimento asincrono, ovvero il docente e i suoi allievi non sono coinvolti nel processo di apprendimento in contemporanea: il docente prepara i materiali in anticipo e ne rende libero l’accesso ai suoi allievi in qualsiasi momento e da qualsiasi posto.

L’apprendimento asincrono risulta, quindi, utile laddove venga meno l’aspetto socio-relazionale della formazione, dove non è richiesta la presenza costante del docente e dove prevale un approccio andragogico piuttosto che pedagogico, ovvero fortemente rivolto all’adulto e ai suoi bisogni.

Ma come è possibile implementare le piattaforme di eLearning in modo tale che diventino uno strumento di apprendimento attivo?

Nel 1924 Sydney Pressey, psicologo cognitivo e professore di psicologia presso la Ohio State University, inventò quella che viene definita “macchina per l’insegnamento”: questa assomigliava ad una macchina da scrivere che mostrava all’utente delle domande a scelta multipla e per rispondere era necessario premere il bottone corrispondente ad una delle opzioni presentate. Se la risposta era esatta, la macchina proponeva la domanda successiva, altrimenti obbligava l’utente a ripetere la domanda ed effettuare un nuovo tentativo finché non individuava la risposta corretta.

Learning Management System - Dettaglio machina da scrivere

Possiamo quindi definire Pressey il pioniere dell’apprendimento attivo.

L’idea alla base dell’invenzione era che Pressey rifiutava una visione dell’apprendimento inteso come un accumulo di risposte governate da stimoli ambientali, a favore di un apprendimento governato da significati, intenzioni e scopi.

A partire dalla sua invenzione sono state progettate, nel corso del tempo, numerose altre soluzioni per rendere l’apprendimento attivo e adattivo, supportate via via dal progresso tecnologico. Ad esempio, nel 1956 fu introdotto il primo sistema per l’apprendimento adattivo, ovvero personalizzato: lo strumento regolava automaticamente le domande per gli studenti a seconda del loro livello di preparazione.

Il destino di questa metodologia di apprendimento è stato segnato nel 1970, con l’introduzione del primissimo desktop, che ha trasformato in interfacce grafiche tutti gli strumenti e le macchine per l’insegnamento fino a quel momento realizzati.

Grazie alle enormi potenzialità del computer e di internet, l’idea di Pressey ha preso vita in un Learning Management System.

Se ancora ti stai chiedendo cos’è un Learning Management System, cerchiamo di capire il modo in cui può essere utilizzata.

La piattaforma LMS può essere utilizzata dal docente per:

  • creazione, gestione e aggiornamento di contenuti audiovisivi e interattivi;
  • sfruttare l’interazione e la gamification per rendere i contenuti accattivanti e stimolanti;
  • monitoraggio dei progressi degli allievi, con statistiche e reportistica;
  • differenziazione dell’apprendimento per gruppi diversi di allievi a seconda delle loro esigenze;
  • verifica delle conoscenze e competenze acquisite:
  • verifica delle conoscenze e competenze possedute dai singoli allievi per differenziare i percorsi di apprendimento in base alle specifiche esigenze;
  • interazione attiva con gli allievi;
  • rilascio di certificati.

Dall’altro lato, la stessa piattaforma può essere utilizzata dall’allievo per:

  • fruizione del materiale didattico;
  • seguire un percorso formativo su misura e calibrato in base alle proprie esigenze;
  • monitoraggio in tempo reale dei progressi del proprio apprendimento;
  • mettere alla prova le proprie conoscenze e competenze;
  • interagire e confrontarsi con insegnanti e altri allievi.

Inoltre, la piattaforma LMS permette di gestire le competenze dei discenti, mettendo quest’ultimi al centro del processo, concentrandosi sulle loro esigenze e incoraggiandoli a padroneggiare le proprie competenze. Da questo punto di vista, un LMS incorpora anche un CMS, ovvero un Competence Management System.

Un CMS permette di:

  • gestire le competenze;
  • effettuare analisi e profilazione delle competenze;
  • analizzare il divario delle competenze (skill-gap analysis);
  • pianificare i ruoli e/o la successione dei ruoli professionali;
  • costruire il team.

Riassumendo, vediamo quali sono i vantaggi di una piattaforma LMS:

  • velocità, flessibilità, risparmio
  • creazione di piani formativi individuali
  • accesso illimitato ai contenuti, ovunque e in qualsiasi momento
  • interattività e gamification per aumentare il coinvolgimento
  • social learning.

A chi è destinata la piattaforma LMS:

  • scuole di tutti gli ordini e gradi
  • formazione aziendale
  • centri di formazione
  • formazione professionale finanziata attraverso fondi pubblici.

Accessibilità

Un ambiente virtuale accessibile è quello all’interno del quale tutti gli utenti riescono a muoversi con lo stesso grado di facilità. Anche gli utenti con disabilità, di tipo visivo, uditivo, intellettivo, motorio, devono poter contare su una pari fruibilità di contenuti e ambiente formativo.

Una piattaforma Learning Management System accessibile, quindi, può contare su una user experience volta a migliorare la fruibilità (non solo degli utenti con disabilità, ma di tutti) e rendere l’esperienza di apprendimento estremamente piacevole e utile.

Caratteristiche di una piattaforma LMS accessibile:

  • include alternative testuali per contenuti che di base non sono testuali (ad es. immagini);
  • didascalie e sottotitoli per contenuti audio e video;
  • facilità di comprensione uditiva e visiva (presenza di controlli per l’audio, immagini significative, e così via);
  • facilità d’uso dell’interfaccia (disposizione logica dei controlli, icone chiare, e così via);
  • contenuti idonei per la lettura automatica dello schermo.

Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale è un sistema informatico in grado di eseguire compiti intelligenti che di solito sono associati alla mente umana, come interpretare ed elaborare informazioni, risolvere problemi, fare previsioni, prendere decisioni.

Un LMS può integrare al suo interno algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di apprendimento automatizzando procedure complesse che tipicamente vengono eseguite da una persona fisica. L’intelligenza artificiale semplifica il modo in cui le informazioni vengono fornite agli allievi, promuovendo l’apprendimento personalizzato nel modo più fluido possibile.

Basti pensare alla correzione dei test/compiti da parte del docente: automatizzare questa procedura diminuisce drasticamente il tempo e il costo necessari.

Analogamente, una funzione di sorveglianza e controllo automatici può favorire l’apprendimento perché viene meno la possibilità di truccare i test e riduce il rischio di frode. Inoltre, algoritmi di intelligenza artificiale sono in grado di identificare aree di conoscenza che devono essere consolidate e suggerirgli automaticamente un percorso adatto e su misura, quindi proponendo contenuti specifici per le sue esigenze.

Attraverso la somministrazione di un test di ingresso preliminare inoltre, l’intelligenza artificiale è in grado di valutare il livello di conoscenza del singolo allievo e proporgli, quindi, il percorso formativo più adatto tra quelli presenti sulla piattaforma.

Conclusioni: elearning o LMS?

Fondamentalmente, un LMS è una piattaforma di eLearning, ma non tutte le piattaforme di eLearning sono LMS. La scelta della metodologia didattica, e di conseguenza della soluzione da adottare, dipende principalmente dagli obiettivi di apprendimento e della formazione che vogliamo erogare.

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