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Le startup italiane ed internet. Solo la metà dei siti è perfettamente funzionante

Questa è la spietata analisi del rapporto Startup SEO 2017  che ci racconta che in Italia solo una piccola parte di imprese innovative ha un sito funzionante, veloce, indicizzato e rapido a caricare i contenuti.

Nel pieno delle discussioni, che vanno in scena ormai da mesi, nel nostro paese e non solo, circa il futuro delle startup, ecco l’edizione di Startup Seo 2017. Il report, firmato da Instilla, società di marketing e web communication, esplora due caratteristiche all’apparenza banali perfino scontate, ma che riservano sempre incredibili sorprese. E cioè se le giovani aziende “startup” italiane posseggano un sito web efficiente e se abbiano implementato i relativi livelli della SEO, per essere indicizzati dai motori di ricerca.

Tra queste 10mila startup iscritte al registro presso le Camere di commercio e tutte le altre, supportate da incubatore, “sono veramente tutte innovative?”, si chiede il curatore della ricerca, Emil Abirascid, fondatore e amministratore delegato di  Startupbusiness. E aggiunge: “È veramente così importante badare alla quantità delle startup che si iscrivono e non anche alla qualità delle loro attività? Vi sono opinioni contrastanti in merito, ciò che però può aiutare a comprendere quanto esse siano effettivamente innovative, al di là dei parametri di legge, ma in un contesto di competitività reale dettato dal mercato, è l’uso che esse fanno degli strumenti digitali di base come la creazione di un sito web efficiente”.

L’analisi si è incentrata essenzialmente sui parametri di valutazione che Google indica come standard del web e analizzabili tramite test, come il Mobile Friendly Test, che indica se un sito web sia stato ottimizzato per la visualizzazione da smartphone e tablet, e il Mobile Page Speed, che indica la velocità di caricamento delle pagine del sito web da smartphone e tablet.

Gli analisti si sono incentrati sulla navigazione mobile in virtù del fatto che ha già superato quella da desktop e continua a crescere. Quanto alla search engine optimization sono stati analizzati elementi basilari come title e meta decription, heading, sitemap, robots.txt e altri ingredienti utili a far leggere meglio un sito ai motori di ricerca.

I risultati sono sorprendenti, tenendo conto che delle 7.568 startup iscritte nel registro allo scorso luglio 2017, solo 3.760 (cioè il 49,7%) dispone di un sito funzionante alla data della ricerca (settembre 2017). Più di un quarto delle imprese ha dichiarato di non avere un sito mentre più del 20% di chi dichiara di avere un sito, ha un sito non funzionante. Quindi, fra non funzionanti e non dichiarati, la metà delle startup italiane registrate non ha di fatto un sito internet.
Inoltre, fra i 1.730 siti non funzionanti il 47,7% non è accessibile per errori vari, il 47,4% risulta in costruzione, il 4,2% è poco più di una vetrina priva di indicizzazione su Google e lo 0,7% presentano domini scaduti o in vendita.

Il livello di digitalizzazione delle startup sale al Nord, è lievemente più bassa della media al Sud e sensibilmente al Centro. In termini di regioni, però, il primo posto va a sorpresa al Molise davanti a Trentino-Alto Adige ed Emilia Romagna.

 

Ritornando sulle cifre, fra le 940 startup che hanno superato il livello base del sito sul totale delle 7.568 startup iscritte solo il 6,8% hanno superato anche il test sul livello base della Seo.

La seconda parte del rapporto si concentra invece sulle startup non iscritte al registro ministeriale, cioè alle 654 supportate da facilitatori come incubatori, acceleratori o business angels. Qui, il quadro migliora sensibilmente. L’86,7% presenta un sito funzionante, l’85,4% di questi è mobile responsive anche se solo il 30% ottiene un punteggio sufficiente sotto il profilo della velocità di caricamento. Nel complesso, la prima fase della scrematura è passata con sufficienza dal 23,5% delle startup incubate o accelerate (fra quelle iscritte al registro, lo abbiamo visto, la percentuale era al 12%).

Le 154 startup che hanno superato il livello base del sito fanno segnare risultati discordanti quanto alla Seo. tenendo insieme le due categorie, su 8.222 startup totali appena una settantina dispone di un sito internet funzionante, mobile responsive, dai caricamenti rapidi e ben indicizzato.

Un risultato sorprendente che merita una grande riflessione.