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Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS): il nuovo pilastro educativo

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole ad alta specializzazione tecnologica

Gli Istituti Tecnici Superiori ITS permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore. Rappresentano un’opportunità di assoluto rilievo nel panorama formativo italiano.  Rappresentano l’espressione di una strategia fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali.

L’obiettivo è sostenere gli interventi destinati ai settori produttivi, con particolare riferimento ai fabbisogni di innovazione e di trasferimento tecnologico delle piccole e medie imprese.

Il premier Draghi e gli  ISTITUTI TECNICI SUPERIORI ITS

A memoria è la prima volta che un premier, nel discorso programmatico in Parlamento, parla di  Istituti Tecnici Superiori ITS, indicandoli come “pilastro educativo”, come accade da anni in paesi nostri competitor come Germania e Francia.

Al capitolo ITS, il Recovery Fund, aggiunge Draghi, riserva un finanziamento importante, 1,5 miliardi di euro, 20 volte il finanziamento di un anno normale pre-pandemia. Il nuovo presidente del consiglio aggiunge: «Senza innovare l’attuale organizzazione di queste scuole, rischiamo che quelle risorse vengano sprecate».

 

La sfida DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI ITS

È questo il cambio di passo sulla Scuola che si legge nell’intervento di Mario Draghi. Gli ITS  nati da una decina di anni in Italia, sfornano numeri sull’occupazione importanti. Oltre l’80% degli studenti diplomati trovano un lavoro. Nella quasi totalità dei casi l’impiego è coerente con il percorso di studio e lavoro svolto nel biennio di corso. La chiave del successo è lo stretto legame con le imprese e i territori.

Attualmente, i ragazzi iscritti sono ancora pochi, intorno ai 14mila.  I numeri in campo sono notevoli. E’ stato stimato in circa 3 milioni, nel quinquennio 2019-23, il fabbisogno di diplomati di istituti tecnici nell’area digitale e ambientale, ha ricordato sempre Draghi.

DETTAGLI ALLEGATO Istituti_tecnici_superiori_ITS_Draghi

Il Modello organizzativo ITS

Rappresentano il segmento di formazione professionalizzante non universitaria che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione. Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione, secondo il modello di gestione pubblico-privata di attività no-profit. Lo standard minimo prevede la presenza di almeno un/una:

  • istituto di istruzione secondaria superiore dell’ordine tecnico o professionale;
  • ente locale (comune, provincia, città metropolitana, comunità montana);
  • struttura formativa accreditata dalla Regione per l’alta formazione;
  • impresa del settore produttivo cui si riferisce l’Istituto Tecnico Superiore;
  • dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica.

All’atto della costituzione della fondazione, tutti i soggetti fondatori apportano risorse finanziarie, logistiche, strumentali, umane. All’Istituto tecnico o professionale che ha promosso la costituzione della fondazione medesima è affidato il ruolo di ente di riferimento dell’ITS.

Le fondazioni acquistano la personalità giuridica mediante iscrizione nel registro delle persone giuridiche istituito presso la Prefettura. Il controllo sulla fondazione è esercitato dal Prefetto, a norma del codice civile.

Gli ITS, come previsto dal Decreto interministeriale 93 del 7 febbraio 2013, sono da ricomprendere nell’area degli “organismi di diritto pubblico” e sono dotati di autonomia statutaria, didattica, di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria.

Aree tecnologiche e corsi

  • Efficienza energetica
  • Mobilità sostenibile
  • Nuove tecnologie della vita
  • Nuove tecnologie per il Made in Italy
  • Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali –Turismo
  • Tecnologie della informazione e della comunicazione.

Le figure sono declinate dagli ITS a livello territoriale secondo le competenze e applicazioni tecnologiche richieste dalle specifiche situazioni e dai diversi contesti. I corsi sono costruiti attraverso una progettazione condivisa e partecipata con le imprese e gli altri attori del sistema.

Le caratteristiche dei percorsi formativi ITS

Accedono ai corsi, a seguito di selezione, i giovani e gli adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e coloro che in possesso di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale. Una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese costituisce requisito preferenziale per l’ammissione ai percorsi. Vi è tuttavia la possibilità di frequentare moduli di specifica preparazione, finalizzati a riallineare le competenze mancanti.

Almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda stabilendo subito un legame molto forte con il mondo produttivo attraverso stage anche all’estero. Il corpo docente proviene per almeno il 50% dal mondo del lavoro. I corsi si articolano di norma in quattro semestri (1800/2000 ore) e possono arrivare fino a sei semestri. I corsi si concludono con verifiche finali, condotte da commissioni d’esame costituite da rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro.

Apprendistato e certificazione delle competenze

L’esperienza lavorativa in azienda può essere svolta in regime di apprendistato, garantendo una maggiore integrazione tra formazione e lavoro, per ridurre il disallineamento tra do­manda e offerta di figure e competenze professionali.

Al termine del corso si consegue il Diploma di Tecnico Superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti. Le competenze in esito ai percorsi ITS della durata di sei semestri sono riferibili al VI livello del Quadro Europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF). Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corre­dato dall’EUROPASS diploma supplement. I diplomi sono rilasciati dall’istituzione scolastica ente di riferimento dell’ITS sulla base di un modello nazionale.