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danza, formazione e apprendimento non formale

Formazione, Danza e apprendimento informale

Formazione, Danza e apprendimento informale

Oggigiorno si parla molto spesso di formazione, apprendimento formale, non formale ed informale. Le definizioni non sempre sono note ed a volte confuse o mescolate.

3 tipologie di apprendimento

  • Apprendimento formale: si tratta di quell’apprendimento che avviene in un contesto organizzato e strutturato (in un’istituzione scolastica/formativa), è esplicitamente pensato e progettato come apprendimento e conduce ad una qualche forma di certificazione;
  • Apprendimento non formale: è l’apprendimento connesso ad attività pianificate ma non esplicitamente progettate come apprendimento (quello che non è erogato da una istituzione formativa e non sfocia normalmente in una certificazione, ad esempio una giornata di approfondimento su un problema lavorativo nella propria professione);
  • Apprendimento informale: le molteplici forme dell’apprendimento mediante l’esperienza risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia, al tempo libero, non è organizzato o strutturato e non conduce alla certificazione (ad esempio un’appartenenza associativa).

La danza e l’apprendimento informale

La danza arte o sport? Anche qui il dibattito è sempre aperto e ad oggi non si è ancora trovato un punto di incontro chiaro e definitivo. Ciò che si può dire è che sicuramente la danza rientra a pieno titolo nell’apprendimento informale e grazie ad essa si possono sviluppare importante soft skills che accompagneranno i bambini e i ragazzi nel loro sviluppo personale e professionale.

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Oltre la Danza – Bergamo

Cerchiamo di capire come

La danza richiede attenzione, capacità di ascolto, disciplina ed attenzione all’altro. E’ proprio su questo punto che vorrei attrarre la vostra attenzione. Per poter ballare una coreografia è necessario interiorizzare la musica, imparare i movimenti, riprodurli a tempo, muoversi in sintonia non solo con sé stessi ma con il gruppo. Il ballerino, quando balla una coreografia di gruppo, non è solo e deve rispettare e porre attenzione a tutti i componenti del gruppo. Il gruppo può danzare in sintonia solo se ogni componente interpreta la coreografia, con i suoi sentimenti e le sue emozioni, ma nello stesso tempo trova empatia con ogni altro ballerino. L’osservare e il prestare attenzione all’altro affinché il gruppo si possa muore contemporaneamente come un solo corpo al ritmo della musica. Questa competenza non può che non essere considerata capacità di lavorare in gruppo, una delle soft skills attualmente più richieste dal mercato del lavoro.

Quali altre competenze si possono sviluppare CON la danza?

Quando si mette in scena uno spettacolo oppure un saggio di danza gli inconvenienti sono sempre dietro all’angolo. Facciamo qualche esempio. I bambini piccoli, 4 – 6 anni, fanno propedeutica ossia un percorso di avvicinamento alla danza tramite il gioco attraverso cui si insegna la postura, alcuni movimenti, la capacità di rispettare le regole e gli altri. E’ un’età entusiasmante dove i bambini hanno tantissima vitalità ed hanno voglia di ballare sul palcoscenico e mostrare ai propri genitori quanto hanno appreso. Durante il saggio, a volte succede, che proprio prima di entrare in scena ad una bambina, vestita perfettamente con calze, scarpette e tutù abbia bisogno di andare in bagno. E allora che fare? Problem solving rapidissimo per trovare una soluzione che possa permettere alla bambina di andare in bagno e di fare il balletto. Ecco un’altra soft skills richiestissima che la danza in vari modi può generare e rafforzare.

La danza e il lockdown

Durante il lockdown, ed ancora oggi per chi non fa danza a livello agonistico le lezioni possono svolgersi solo online o nelle zone gialle all’aperto. Inutile nascondere le difficoltà delle lezioni online. Il non poter entrare in sala, sentire il profumo del parquet, indossare le scarpette, guardarsi allo specchio, vedere i propri compagni, sorridersi, salutare il maestro ed iniziare insieme gli esercizi. La fatica condivisa, la soddisfazione per una piroutte uscita perfettamente, la gioia nel ballare una coreografia insieme, l’emozione nella preparazione di uno spettacolo. Tutto questo non è possibile farlo davanti allo schermo.

Oltre la Danza Bergamo

La scuola Oltre la Danza di Bergamo non ha mai smesso di fare lezioni online, anche durante il periodo più buoi della pandemia. La danza rimaneva il momento di una boccata d’aria, la possibilità di continuare a sognare a sperare. Non è stato semplice inventare sempre nuove modalità per tenere viva la passione. Ma la passione degli insegnanti ha permesso di non mollare, di stare vicini agli allievi non solo a livello tecnico ma soprattutto a livello umano.
Chi lavora con le mani, la testa ed il cuore è un artista e così ogni insegnante di danza, ogni allievo che ha continuato a tenere viva la propria passione, ad esercitarsi e a ballare è un grande artista e sarà un grande professionista in qualsiasi campo andrà a lavorare.

Articolo a cura di Laura Bonaita  (Responsabile ufficio progettazione presso Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo)