/Gamification e istruzione non formale
gamification ed istruzione non formale

Gamification e istruzione non formale

Gamification e istruzione non formale

In che modo è possibile sfruttare il potenziale di apprendimento del gioco per aumentare il coinvolgimento delle lezioni nell’ambito dell’istruzione non formale e dell’animazione socio-educativa?

Pubblicazione YEU International

Una recente pubblicazione condotta da YEU International approfondisce proprio questa domanda. Basandosi su resoconti di prima mano, il documento tenta di decostruire il presupposto comune che il gioco sia utile solo come attività ricreativa e non come mezzo praticabile per aumentare e diversificare l’impegno nell’apprendimento.

Se consideriamo che siamo naturalmente spinti verso l’atto sociale del gioco, indipendentemente dall’età, quest’ultima associazione di gioco offre molte utilità. Questo vale sia per i bambini che per gli adulti. Questo significa anche educazione non formale e formale rispettivamente.

gamification

Gamification non significa “gioco”

È importante notare, tuttavia, che la gamification non significa necessariamente “gioco”. I giochi sono una forma di svago competitivo in cui ci sono regole in atto per determinare l’abilità.

La gamification, d’altra parte, prende le parti migliori dei giochi (essendo le meccaniche di gioco che ci motivano) e le applica a entità non di gioco per incoraggiarci a mettere in atto determinati comportamenti.

Ci coinvolge e ci consente di sfruttare molti dei nostri naturali desideri umani: socializzazione, apprendimento, padronanza, successo e status. L’idea, e il conseguente valore del gioco come approccio, è di sfruttare queste tendenze come meccanismi per l’apprendimento.

All’interno del rapporto, il potenziale della ludicizzazione si colloca, come utile esempio della sua attuazione pratica, nell’ambito dell’educazione ai diritti umani. La gamification offre un nuovo valore aggiunto all’educazione ai diritti umani che altri approcci trovano difficile da replicare e ha una forte capacità di suscitare un interesse iniziale per un argomento.

Si suggerisce che, a differenza di molte lezioni di educazione ai diritti umani che forniscono agli studenti informazioni sui problemi dei diritti umani da cui consumano passivamente, l’approccio di gamification crea gli scenari, mette gli studenti/giocatori nel ruolo e fornisce un’esperienza delle questioni sinonimo di diritti umani.

Quest’ultimo approccio consente agli studenti di andare oltre la semplice comprensione dei concetti sui diritti umani per esaminare le loro esperienze da una prospettiva dei diritti umani – un atto di cognizione che scivola oltre il solo trasferimento di informazioni e può essere evocato solo attraverso un coinvolgimento significativo con un argomento.

Sei interessato ad approfondire queste tematiche? Scrivi a [email protected]