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Progetto Capacityes: cambiare luoghi e persone attraverso un atto di fantasia

Progetto Capacityes: cambiare luoghi e persone attraverso un atto di fantasia

Progetto Capacityes

Il progetto CAPACITyES individua e gestisce i problemi di povertà ed emarginazione urbana attraverso percorsi di rigenerazione urbana caratterizzati da forti assetti innovativi e creativi. La creatività viene messa al centro del processo di ricerca di soluzioni sostenibili ai problemi urbani legati al co-housing, alle famiglie migranti e all’integrazione dei servizi sociali. I Bambini, con la loro fantasia, giocano un ruolo rilevante nel trovare la via che porta alle soluzioni.

Il progetto CAPACITyES avanza nello svolgimento delle attività previste, ma nel contesto di questa permanente instabilità, la partnership di progetto deve spesso essere pronta a cambiare il percorso designato in qualsiasi momento. Di giorno in giorno va ricercato il percorso alternativo che permetta al progetto di mantenere la rotta per la sua realizzazione. Ogni passaggio richiede un esercizio di creatività per tenere insieme, sulla stessa pagina, attraverso sinergie e integrazioni, gli attori delle trasformazioni urbane previste.

Ci sono alcune attività che si sono rivelate fondamentali all’inizio dell’anno, in particolare:

  • Mantenere il legame con le famiglie (famiglie migranti con scarsa capacità economica e spesso, ma non sempre, con deficit scolastici da recuperare).
  • La graduale attivazione del supporto educativo (necessario per accedere al mondo del lavoro e delle professioni).
  • Gli incontri individuali tenuti con mediatori e famiglie (mantenere unite le famiglie nel progetto, in un momento difficile di crisi, richiede un dialogo continuo e una continua costruzione di prospettive per affrontare le attuali problematiche abitative e immaginare un futuro diverso nel contesto della sperimentazione del co-housing ).

Il valore della mediazione nella progettazione degli spazi per il co-housing

Tenere unite le famiglie coinvolte in un progetto innovativo, quando gli effetti della pandemia arrivano a compromettere ancora di più la loro fragile condizione, aggiunge gradi di difficoltà alle sfide affrontate dal progetto CAPACITyES. In questo senso, il ruolo dei mediatori culturali è stato fondamentale per mantenere il target group vicino alla sperimentazione di co-housing avviata da questo progetto. Va sottolineato che questo difficile ruolo di apertura del dialogo e costruzione di relazioni tra culture diverse è gestito principalmente dalle donne, come mediatrici professioniste, ma anche a livello delle famiglie coinvolte. I mediatori riescono a mettere insieme i diversi significati che comportamenti, spazi, parole possono assumere nelle diverse culture per condividere una comune comprensione dei bisogni. Questa comprensione dei bisogni, in questo caso soprattutto legati all’abitare, diventa fondamentale per i progettisti al fine di creare spazi abitativi flessibili e adattabili a un contesto di vita comune caratterizzato da una forte interculturalità, e quindi diversità: motore per pensare, progettare e gestire spazi abitativi in ​​modo innovativo.

capacityes project uia

Visualizza il video (videointervista con mediatori interculturali) cliccando QUI

La forza dei bambini

Un altro aspetto significativo di questo periodo riguarda il coinvolgimento dei bambini, che sono la forza creativa dietro il progetto CAPACITYES, ma che la pandemia ha relegato a svolgere un ruolo di partecipazione limitata. Il progetto ha implementato soluzioni creative, infatti, i bambini, attraverso la creazione di avatar, hanno potuto partecipare ed esprimere la loro opinione su come organizzare HUB4KIDS, dando così ai progettisti preziose indicazioni su come avanzare con la progettazione e il recupero del edificio dove creare questo hub (le interviste attraverso la creazione di avatar per i bambini, utenti di HUB4KIDS, hanno garantito la privacy dei bambini coinvolti, ma allo stesso tempo hanno permesso ai designer di ricevere il loro contributo creativo).

progetto capacityes

Il progetto CAPACITyES mira a coinvolgere attivamente l’intera comunità e soprattutto i bambini, affinché la Bergamo di domani possa essere il prodotto di un processo condiviso e partecipativo.
Ma la creatività, la fantasia, dei bambini emerge anche attraverso il lavoro che sta alimentando uno dei tre progetti fondamentali dell’azione rigenerativa promossa da CAPACITYES. L’opera di street art collega le altre due aree di intervento (la riqualificazione dell’edificio per il co-housing e la realizzazione dell’HUB4KIDS) attraverso la creazione di un “corridoio urbano” costituito da murales.

Arte e rigenerazione urbana

Questo corridoio urbano fatto di murales richiama l’attenzione dei bergamaschi su questo progetto di rigenerazione materializzando idee e disegni dei bambini attraverso la rappresentazione della loro immaginazione. Fantasia che diventa atto di rigenerazione e ricontestualizzazione dei luoghi urbani attraversati da questa fascia di colore e creatività.
La fantasia dei bambini, lo stile di un artista di strada e i colori conquistano le strade della città. In questi giorni hanno preso vita i murales dedicati all’Odissea realizzati dall’artista Luogo Comune, che si è ispirato ai disegni dei piccoli protagonisti dei laboratori creativi di CAPACITyES.
Luogo Comune ha dato colori vivaci alle idee proposte da bambini e ragazzi, raccontando le avventure di Ulisse per le strade di Bergamo. Una storia tanto antica quanto presente, che sa ancora parlare a ciascuno di noi.

capacityes

La storia dell’Odissea, interpretata dai disegni dei bambini, diventa fonte di ispirazione per gli artisti che realizzano i murales. La rigenerazione urbana realizzata dal progetto CAPACITyES combina interventi fisici all’interno di un progetto di costruzione di comunità. Il progetto CAPACITyES non è solo un percorso legato alla realizzazione di una proposta, ma è generatore di molteplici proposte che aprono sempre nuove prospettive non solo al target di famiglie selezionate per il progetto di co-housing, ma il progetto, attraverso continui la sperimentazione, soprattutto attraverso il coinvolgimento di bambini e artisti, offre molteplici soluzioni per alleviare i problemi legati alla povertà urbana in generale. Riesce soprattutto ad essere catalizzatore e integratore di tanti altri servizi sociali, già esistenti in città, che attraverso le iniziative CAPACITyES, riescono ad individuare meglio i problemi di emarginazione che sono chiamati ad affrontare e ad inquadrarli all’interno di un contesto urbano percorsi di rigenerazione caratterizzati da forti asset innovativi e creativi.

Link all’articolo integrale QUI

Articolo a cura di Pietro Elisei (UIA EXPERT)